Le nostre vigne

In questa oasi pedemontana dove lo sguardo è rapito da un orizzonte confortante di monti e piccoli centri della storia millenaria si respira un’aria e si gode una luce che fa risplendere non soltanto la natura circostante.

Valorizzare i vitigni storici e quindi autoctoni come il Pecorino e il Passerina per Clementina è stato un atto dovuto e di rispetto nei confronti della vocazione viticola di Montedinove.

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Nella parte mediana della piccola Valle del torrente Tesino, in territorio di Montedinove, provincia di Ascoli Piceno, prosperano “Le Vigne di Clementina Fabi. Terra antica, dove insistono i toponimi “Colle Pigna”, “Pignotto”, La Castelletta; “Sagliano” ecc, e quindi frequentata fin dal periodo Piceno, Romano e Altomedievale.

I Fabi vi abitano da generazioni. Il microclima di questo terrazzamento fluviale del Tesino, esposto a mezzogiorno e protetto dai venti del nord dal colle di Montedinove, è la condizione ideale per la cultura della vite.

Apprezzato anche dai nostri più lontani antenati; i filoni delle alberate dei quali, scavati con scassi minuziosamente manuali, avevano già danneggiato le presenze archeologiche.

Ci piace pensare che i nostri prodotti affondino le proprie radici sugli insediamenti dei nostri antenati; Piceni, Romani o Franchi che siano stati.

L’azienda oggi vive una rinascita e, per questo, si avvale dei migliori professionisti in vigna e in cantina ad oggi dotata anche di un impianto fotovoltaico che la rende autonoma. Clementina ha deciso di seguire i dettami dell’agricoltura biologica. Una scelta fatta per la vigna, per il territorio, per il futuro.

Non pretende sia condivisa, ne’ esaltata. La verità è che, semplicemente, non avrebbe potuto fare diversamente visto che quella terra è la sua vita e vorrebbe fosse sana per coloro che la vivranno dopo di lei.

Sono nata e cresciuta su queste colline. Incorniciate da mare e montagne, per me hanno sempre avuto un fascino speciale. Mi sono allontanata per amore e per amore di queste colline sono tornata, adesso che sono nonna, con mio marito e la mia famiglia. Penso ancora che abbiano qualcosa di speciale e una forza straordinaria.

Così ho deciso di prendermene cura insieme a mia figlia Loretta, allevando vigne e mettendo in bottiglia la verità della mia terra il cui richiamo è stato molto forte”.